Psicoanalista e Scrittore Italiano
(Napoli 1933 - Roma 2005)
Se l'uomo fosse libero non avrebbe bisogno di tradire; eppure è altrettanto vero che se l'uomo non fosse libero non potrebbe tradire.
La fine di una relazione non è mai accompagnata dalla felice circostanza per la quale si concretizza un simultaneo esaurirsi dell’interesse. E questo comporta una delle più profonde ferite narcisistiche che un individuo possa sopportare.
Il tradimento si trova sempre sulla nostra strada, e non solo per annientarci: se il tradimento destabilizza, è perché qualcosa si ricrei.
Troncare un rapporto significa essere cresciuti e anelare a un nutrimento diverso.
Forti sono quelle persone che non smettono mai di mettersi in discussione, che non arretrano dinanzi al rischio, che accettano la più grande di tutte le sfide, quella della adesione incondizionata ai propri valori interiori.
Fino a quando non si mette in gioco la propria vita si manca della forza necessaria per trarre dall'ombra il tratto fondamentale di un carattere.
Abbiamo bisogno di restituire alle nostre vite la pienezza che deriva dall’essere colmate da rapporti ricchi, vitali, espressione di un reciproco bisogno di appartenenza nella libertà.
Il tradimento è una rivolta: ogni rivoluzione s'iscrive nell'orbita del tradimento, è tradimento ogni opera d'arte che rompa un circuito obsoleto della conoscenza, è tradimento ogni nuova scoperta, è tradimento ogni originale movimento intellettuale.
L'esperienza del tradimento e del lutto può svolgere una funzione trasformativa, se riusciamo a elaborarne il vissuto.
Chi ha sperimentato il tormento e la passione del vero amore, sa che la sua fine può dirsi l’unica esperienza, da vivi, della propria morte.
Nel momento in cui sentiamo di essere attratti in modo irrefrenabile da un’altra persona, quando avvertiamo di essere trascinati nel mondo dell’altro e di non poter opporre alcuna resistenza, ciò avviene perché siamo stati colpiti nella nostra autenticità, perché sono stati chiamati in causa i nostri più antichi desideri e bisogni.
Subire un tradimento significa essere consegnati a una morte dolorosa e provare in prima persona le ferite dell'abbandono e la perdita di ogni riferimento abituale.
L’altro, che ha diviso con noi le nostre esperienze e che ora non è più al nostro fianco, ci ha comunque lasciato un prezioso bagaglio di insegnamenti, valori, lezioni di vita.