Poeta dell'Antica Grecia autore de l'Iliade e l'Odissea
(Tra l'VII e il VII secolo a.c.)
Il fascino dell'ignoto domina tutto.
Spregevole è l'uomo che una cosa cela nel profondo del cuore e un'altra dice.
Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo.
"Nessuno" è pur sempre il nome di "Qualcuno”.
A chi è nel bisogno non si addice il pudore.
Sopporterò, perché cuore avvezzo ai dolori ho nel petto: soffrii molti mali già prima e molti travagli sostenni.
Tutti i sopravvissuti alla guerra hanno raggiunto le loro case e così hanno messo i pericoli della battaglia e del mare dietro a loro.
I cuori dei giovani ondeggiano sempre.
Dunque anche tu con la donna non essere mai dolce, non confidarle ogni parola che sai, mai di una cosa e lascia un'altra nascosta.
In verità pochi figli sono simili al padre; i più son da meno, pochi migliori del padre.
Il futuro sta tutto nelle ginocchia degli dèi.
Come la generazione delle foglie, così è quella degli uomini.
Non c'è nulla di più nobile o di più ammirevole che quando due persone che si vedono di persona mettono su casa come marito e moglie, confondendo i loro nemici e deliziando i loro amici.
Nelle disgrazie gli uomini invecchiano presto.
Anch'io così, se egual destino m'è preparato, giaccerà morto, ma adesso voglio aver nobil gloria.
Sopporta, o mio cuore: tu hai sopportato una cosa anche peggiore.
Vino pazzo che suole spingere anche l'uomo molto saggio a intonare una canzone, e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare, e lascia sfuggire qualche parola che era meglio tacere.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Per tutti gli uomini sulla terra i cantori son degni d'onore e rispetto, perché la Musa insegnò loro i canti; ella ama i cantori.
Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
Sbaglia sia chi fa fretta all'ospite che non vuol partire, sia chi lo trattiene se ha fretta.
Spesso gli dei, simili a ospiti di altre contrade, sotto tutte le forme girano per la città, per vedere i soprusi o i retti costumi degli uomini.
Rimettimi sulla terra, e preferirei essere uno schiavo nella casa di qualche uomo senza terra... che re di tutti questi uomini che con la vita hanno chiuso.
No, non c'è nulla più degno di pianto dell'uomo, fra tutto ciò che respira e cammina sopra la terra.
Nelle assemblee va bene la lingua, ma in guerra valgono di più le mani.
Ai numi è caro Chi de' numi al voler piega la fronte.
È leggero il compito quando molti si dividono la fatica.