Don Luigi Sturzo - Aforismi e Frasi Celebri

Aforismi e frasi sulla politica
Sacerdote e Politico Italiano
(Caltagirone, 26 novembre 1871 – Roma, 8 agosto 1959)

Il comunismo è uno di quei miraggi che non si possono realizzare e non si realizzeranno mai, neppure se attuato con la violenza e mantenuto con la forza.

La politica è sintesi di teorie e di interessi, di principi e di fatti; la politica è vita nel senso più completo della parola.

Le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi.

Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie.

Ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza.

Un programma politico non si inventa, si vive.

La missione del cattolico in ogni attività umana, politica, economica, scientifica, artistica, tecnica è tutta impregnata di ideali superiori, perché in tutto vi si riflette il divino.

Nella politica, come in tutte le sfere dell'attività umana, occorre il tempo, la pazienza, l'attesa del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi, infine, arrivare a raccoglierne i frutti.

È superfluo dire perché non ci siamo chiamati Partito cattolico: i due termini sono antitetici; il cattolicesimo è religione, è universalità; il partito è politica, è divisione.

Si punta troppo sopra un interventismo statale che tende a dare in mano alle burocrazie l'economia del paese. Tutto ciò è contrario sia allo spirito cristiano che agli interessi nazionali, e rende più costosa e meno efficiente l'elevazione del lavoratore.

Chi non conosce il prezzo della libertà non ne gusterà mai i benefici.

Se il senso del divino manca, tutto si deturpa: la politica diviene mezzo di arricchimento, l'economia arriva al furto e alla truffa, la scienza si applica ai forni di Dachau, la filosofia al materialismo e al marxismo; l'arte decade nel meretricio.

La libertà è come l'aria: si vive nell'aria; se l'aria è viziata, si soffre; se l'aria è insufficiente, si soffoca; se l'aria manca si muore.

Sono certo che la mia voce, anche se spenta, rimarrà ammonitrice per la moralità e per la libertà nella vita politica: una voce contro lo statalismo, contro la demagogia, contro il marxismo.

Non si possono attuare grandi riforme sociali se non in clima di libertà, con reale senso di moralità pubblica, in un'economia che si risana e in una struttura statale ferma, agile e responsabile.

Guardate bene ai pericoli delle correnti organizzate in seno a un partito. Si comincia con le divisioni ideologiche. Si passa alle divisioni personali. Si finisce con la frantumazione del partito.

I popoli sotto dittatura anelano alla libertà; se manca tale anelito, cessa il senso della personalità, il desiderio del progresso, il valore dell'iniziativa. I popoli che tendono a progredire, si affermano nella libertà e per la libertà.

Spero che i cattolici riprendano coraggio, senza bisogno di cercare a sinistra alleati infidi né a destra collaboratori malevoli, ma curando di essere se stessi, affrontando le difficoltà che la vita stessa impone.

È primo canone dell'arte politica essere franco e fuggire dall'infingimento; promettere poco e mantenere quel che si è promesso.

Il nord si deve persuadere che senza un mezzogiorno industrializzato l'Italia non potrà risorgere. Dall'altro lato tutti i meridionali coscienti debbono comprendere che è loro interesse organizzarsi, prendere iniziative e assumere le responsabilità.

Due cose mancano alla scuola in Italia: libertà e mezzi; ma i mezzi senza libertà sarebbero sciupati; mentre con la libertà si riuscirebbe anche a trovare i mezzi.

La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.

La mafia diventerà più crudele e disumana. Dalla Sicilia risalirà l'intera Penisola per forse portarsi anche al di là delle Alpi.

Sarebbe illogico dedurre da ciò che noi cadiamo nell'errore del liberalismo, che reputa la religione un semplice affare di coscienza, e cerca quindi nello Stato laico un principio etico informatore della morale pubblica; anzi è questo che noi combattiamo, quando cerchiamo nella religione lo spirito vivificatore di tutta la vita individuale e collettiva.

Il privato impiega il denaro assai meglio dello stato; la produttività dell'impresa privata è superiore a quella dell'impresa pubblica. Per una politica di maggior impiego di mano d'opera è obbligo dello stato non solo non ostacolare l'investimento privato, ma anche favorirlo.

Soprattutto, non agire da ignoranti, né da presuntuosi. Quando non si sa, occorre informarsi, studiare, discutere serenamente, obiettivamente, e senza mai credere di essere infallibili.

Spero che l'aria di libertà che viene dall'America penetri nel nostro paese, dove la libertà scolastica non esiste affatto.

La società non è un'entità o un organismo al di fuori e al di sopra dell'individuo.

Lo Stato­ è per definizione inabile a gestire una semplice bottega di ciabattino.

Lo stato italiano è largo e generoso: crea nuovi enti. Dal giorno che ha preso la malattia dell'entite, non si ferma più.

Non è lo stato che rende vitali i suoi organi; è l'uomo che li vivifica, l'uomo che li mortifica, l'uomo singolo e organizzato, la persona reale effettiva, non l'ente astratto che si usa chiamare stato.

FRASI SULLA POLITICA