Pittore e Scultore Francese.
(Le Cateau-Cambrésis, 31 dicembre 1869 – Nizza, 3 novembre 1954)
Chiunque si dedichi alla pittura dovrebbe iniziare tagliandosi la lingua.
Vedere è già di per sé un atto creativo.
Nel campo dell'arte, il creatore autentico non è solo un essere particolarmente dotato, è un uomo che ha saputo ordinare in vista del loro fine un insieme di attività, delle quali l'opera d'arte è il risultato finale.
Creare è proprio dell'artista; dove non c'è creazione, l'arte non esiste.
Il soggetto di un quadro è il suo sfondo hanno lo stesso valore.
Occorre un grande amore, capace di ispirare e sostenere questo sforzo continuo verso la verità, questa generosità assoluta e questo profondo spogliamento che implica la genesi di ogni opera d'arte. Ma l'amore non è forse all'origine di tutta la creazione?
L'arte imita la natura; per questo carattere di vita che un lavoro creativo conferisce all'opera d'arte.
Il nostro solo ideale è l’insieme, i dettagli diminuiscono la purezza delle idee, nuocciono all’intensità emotiva; li rifiutiamo.
Penso che nulla sia più difficile per un vero pittore che dipingere una rosa, perché per dipingerla deve dimenticare tutte le rose che ha dipinto prima.
Voglio raggiungere quello stato di condensazione delle sensazione che costituisce un dipinto.
Non dimenticate che una linea non esprime nulla: è solo nel rapporto con un’altra che essa crea il volume. E le due vanno tracciate insieme.
Occorre sapere ancora conservare quella freschezza infantile a contatto con gli oggetti, salvare questa ingenuità.
Il colore ci ha permesso di rendere la nostra emozione senza mescolare e senza reimpiegare i vecchi mezzi costrittivi.
Mi piace la danza. E’ una cosa straordinaria: vita e ritmo.