Politico e 32º Presidente degli Stati Uniti d'America
(Hyde Park, 30 gennaio 1882 – Warm Springs, 12 aprile1945)
Nessuna impresa che dipenda, per il suo successo, dal pagare i suoi lavoratori meno di quanto serva loro per vivere ha diritto di sopravvivere in questo Paese.
Fai quello che puoi con quello che hai nel posto in cui sei.
C'è un misterioso ciclo negli eventi umani. Ad alcune generazioni è dato molto. Da altre generazioni ci si aspetta molto. Questa generazione di americani ha un appuntamento col destino.
Coloro che hanno a lungo goduto dei privilegi di cui noi godiamo, col tempo dimenticano che per conquistarli sono morti degli uomini.
L'unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa.
Nell'attività bancaria e negli affari bisogna mettere fine a condotte che troppo spesso hanno portato istituzioni rispettabili a somigliare alla peggiore delinquenza.
Un radicale è un uomo con i piedi fermamente piantati in aria.
Gli uomini non sono prigionieri del loro destino, ma solo prigionieri delle loro menti.
La nazione che distrugge il suo suolo distrugge se stessa.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
Più che una fine della guerra, vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre.
Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.
Avevano cominciato a considerare il governo degli Usa come una mera appendice dei loro affari. Ora sappiamo che il governo esercitato dalla finanza organizzata è altrettanto pericoloso del governo della malavita organizzata.
Quanti sono gli esperti, tante sono le opinioni.
È buonsenso prendere un metodo e provarlo. Se fallisce, ammettilo con franchezza e provane un altro. Ma soprattutto, prova qualcosa.