Giornalista e
Scrittore Italiano
(Firenze, 14
settembre 1938 – Pistoia, 28 luglio 2004)
Se uno vive senza
mai chiedersi perchè vive spreca una grande occasione e solo il dolore spinge a
porsi la domanda.
Il miglior modo
per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l’intuizione, non attraverso
l’intelletto. L’intelletto è limitato.
La verità è
una terra senza sentieri.
Io trovo che la
cosa più bella che un giovane possa fare è di inventarsi un lavoro che
corrisponde ai suoi talenti, alle sue aspirazioni, alla sua gioia, e senza
quella arrendevolezza che sembra così necessaria per sopravvivere. “Ah ma io
non posso perché..” Tutti possono. Ma capisci quello che dico? Bisogna
inventarselo! Ed è possibile, possibile, possibile.
Una strada c'è
nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita.
Solo se riusciremo
a guardare l'Universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e
in cui la grande bellezza sta nella diversità cominceremo a capire chi siamo e
dove stiamo.
Il coraggio è il
superamento della paura.
La regola secondo
me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che
va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla
fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro
modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.
L'unico vero
maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di
ghiaccio dell'Himalaya… È dentro di noi.
Ridere, io trovo
che ridere è una cura, è parte della guarigione. Per cui il consiglio che do a
tutti è cominciare con una grande risata e finire con una grande risata.
La Storia non
esiste. Il passato è solo uno strumento del presente e come tale è raccontato e
semplificato per servire gli interessi di oggi.
Ormai nessuno ha
più tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi,
innamorarsi, stare con se stessi. Le scuse per non fermarci a chiedere se
questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo
bravissimi a inventarle.
Quando la
religione diventa un grande potere all'interno dello Stato, lo Stato di per sé
perde potere sui suoi cittadini.
A volte bisogna
rischiare, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono
anche delle condizioni.
Ogni evento, anche
nella nostra vita, è il risultato di migliaia di cause che producono, assieme a
quell'evento, altre migliaia di effetti, che a loro volta sono le cause di
altri migliaia di effetti.
Oggi l'economia è
fatta, per costringere tanta gente, a lavorare a ritmi spaventosi per produrre
delle cose per lo più inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter
comprare, perché questo è ciò che da soldi alle società multinazionali, alle grandi
aziende, ma non dà felicità alla gente. Io trovo che c'è una bella parola in
italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento,
accontentarsi, uno che si accontenta è un uomo felice.
La scienza è un
importante strumento di conoscenza. L'errore è pensare che sia il solo.
Il futuro è una
scatola vuota in cui metti tutte le tue illusioni.
I migliori
compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando
si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo
senza chiedere nulla.
Ormai mi
incuriosisce di più morire. Mi rincresce solo che non potrò scriverne.
I miracoli
esistono e sono miracoli perché capitano una volta ogni tanto, perché sono
qualcosa di insolito, qualcosa che non capiamo, perché sono un'eccezione alla
regola del non-miracolo.
L'educazione dovrebbe
cominciare con l'insegnare il valore della non violenza, che ha a che fare
poi con tutto: con l'essere vegetariano, col rispettare il mondo, col pensare
che questa terra non te l'han data a te, che è di tutti e tu non puoi
impunemente metterti a tagliare e fare buchi.
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