Scrittrice Francese
(Bruxelles, 8 giugno 1903 – Mount Desert, 17 dicembre 1987)
Chiudersi in sé, consacrarsi esclusivamente al lavoro, significherebbe fare del proprio io una prigione.
Ci si crede puri finché si disprezza quel che non si desidera.
È l'opinione altrui che conferisce ai nostri atti una sorta di realtà.
Ho sempre pensato che la musica dovrebbe essere soltanto silenzio, il mistero del silenzio che cerca di esprimersi.
L'amore è un castigo. Ci punisce di non aver saputo restare soli.
La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge.
Le cose, nella vita, non sono mai troppo precise; ed è mentire dipingerle nude, poiché non le vediamo mai se non in una nube di desiderio.
Ogni felicità è un'innocenza.
Più difficile è essere dinanzi agli altri quel che siamo davanti a Dio.
Si può essere felici senza mai smettere di essere tristi.
Qualsiasi felicità è un capolavoro: il minimo errore la falsa, la minima esitazione la incrina, la minima grossolanità la deturpa, la minima insulsaggine la degrada.
Talora i nostri difetti sono i migliori avversari dei nostri vizi.
Per gli psicologi l'oblio nasconde sempre un segreto: questi analisti si rifiutano di affrontare il vuoto desolato.
Quei cattolici osservanti non si chiedevano se il lusso delle chiese non insultasse la miseria dei poveri.
Il nostro errore più grande è quello di cercare negli altri le qualità che non hanno, trascurando di esaltare quelle qualità che invece realmente possiedono.
Quelle famiglie i cui stemmi tappezzano i muri delle chiese discendono a volte da straccioni ribelli.
Un argomento poco sfruttato dalla letteratura ma che quando esiste è uno dei più forti e più completi in assoluto: l'affetto reciproco tra padre e figlia.
I voraci consumatori di piaceri devono avere i sensi molto inibiti per andar cercando apparati così complicati.
Un guscio di indifferenza talvolta circonda l'infanzia e la difende dalle provocazioni degli adulti.
L'infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono ma sono i due stati più profondi che è dato di vivere.
Quando si ama la vita si ama il passato, perché esso è il presente sopravvissuto nella memoria umana.
La riflessione profonda, se espressa, cade facilmente nel luogo comune.
La vita fa presto a riformare dei vincoli che prendono il posto di quelli da cui ci si sente liberati: qualunque cosa si faccia e ovunque si vada, dei muri ci si levano intorno creati da noi, dapprima riparo e subito prigione.
Le più piccole gentilezze nei suoi confronti lo commuovevano fino alle lacrime: mi ci è voluto molto tempo per capire che quella forma di emotività è spesso prerogativa delle nature meschine che non danno nulla in cambio e si stupiscano che gli altri diano.
Dio non è morto, ciò che muore sono le forme sempre limitate che l'uomo dà a Dio.
Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un'impressione che non si potrà più dimenticare.
Lo strano impulso dell'artista consiste nel sovrapporre ai brulicanti aspetti del mondo reale una folla di figurazioni nate dal suo spirito, dal suo occhio e dalle sue mani.
Modesti sono coloro che hanno una tranquilla fiducia in sé stessi.
Agire e pensare come tutti non è mai una garanzia e non è sempre una giustificazione.
Alcuni, di fronte alla malvagità e alla cattiveria, si ritraggono non per viltà ma per ripugnanza a discutere con un insolente.
La carriera del seduttore: tendere insidie sempre uguali, percorrere la solita strada che si limita a perpetui approcci e alla quale la conquista segna il traguardo.
Bisogna aver vissuto in una piccola città per sapere come i congegni della società vi giochino allo scoperto e fino a che punto i drammi e le farse della vita pubblica e privata vi siano messi a nudo.
C'è il momento in cui ogni scelta diventa irreversibile.
La musica mi trasporta in un mondo in cui il dolore non smette di esistere, ma si allarga, si placa, diventa insieme più calmo e più profondo, come un torrente che si trasforma in lago.
Ci pare sempre di essere vissuti a lungo nei luoghi in cui abbiamo vissuto intensamente.
Ogni azione, anche la più piccola, apre e chiude una porta.
Ci sono in ogni epoca degli individui che non pensano come tutti, cioè che non pensano come coloro che non pensano affatto.
Le risposte sincere non sono mai nette né rapide.
Di fronte agli eccessi compiuti in altri tempi dal partito a cui si tiene, la tecnica molto semplice consiste da una parte nel denigrare le vittime, dall'altra nel dichiarare che le condanne erano necessarie per garantire l'ordine.
Non si vede due volte lo stesso ciliegio, né la stessa luna contro cui si staglia un pino. Ogni momento è l'ultimo perché è unico.
È dai fatti e dai gesti più banali che si deve cominciare a delineare un personaggio, come uno schizzo a grandi linee.
Il coraggio che rimuove troppo radicalmente il dolore avvelena questo e noi stessi.
L'antipatia è come un'amicizia a rovescio.
Si arriva vergini a tutti gli avvenimenti della vita. Ho paura di non sapere come fare col mio dolore.
L'entusiasmo non si comunica come attraverso una miccia. La polvere è lenta ad accendersi e non basta mettere la gente di fronte ad un bel paesaggio o ad un buon libro per farglieli apprezzare.
Ci sono libri che non si dovrebbero osare se non dopo i quarant’anni.