Filosofo Olandese
(Amsterdam, 24 novembre 1632 – L'Aia, 21 febbraio 1677)
Certamente felice sarebbe la nostra età, se potessimo vedere la religione stessa libera anche da ogni superstizione.
Quanto più uno è ignorante tanto più è audace e pronto a scrivere.
È impossibile che l'animo di un uomo possa rientrare sotto la giurisdizione di un altro.
La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia.
Ho assiduamente cercato di imparare a non ridere delle azioni degli uomini, a non piangerne, a non odiarle, ma a comprenderle.
La migliore costituzione per qualsivoglia potere, si comprende facilmente a partire dal fine dello stato civile: che non è niente altro che la pace e la sicurezza della vita.
Se ciascuno avesse la libertà di interpretare a proprio arbitrio il diritto pubblico, nessuno Stato potrebbe sussistere.
È il desiderio che spinge la maggior parte degli uomini a raccontare cose, non come esse sono in realtà, ma come si vorrebbe che fossero, nella speranza che sia molto più facile farsi conoscere attraverso storie di spettri che non raccontano fatti reali.
È certamente stolto pretendere da altri ciò che nessuno può ottenere da se stesso.
Io non attribuisco alla natura né bellezza né bruttezza, né ordine né confusione, giacché le cose non si possono dire belle o brutte, ordinate o confuse, se non relativamente alla nostra immaginazione.
Con quanta imprudenza molti cercano di levar di mezzo un tiranno senza essere in grado di eliminare le cause che fanno del principe un tiranno.
Se gli uomini fossero in grado di governare secondo un preciso disegno tutte le circostanze della loro vita, o se la fortuna fosse loro sempre favorevole, essi non sarebbero schiavi della superstizione.
Se a qualcuno venisse in mente di affermare che Dio può in qualche modo agire contro le leggi di natura, costui sarebbe al tempo stesso costretto ad ammettere che Dio può agire contro la sua stessa natura: cosa di cui nulla è più assurdo.
Non presumo di aver trovato la filosofia migliore, ma so di intendere quella che è vera.
Strano che coloro i quali hanno avuto la visione di spettri nudi, non abbiano dato un'occhiata ai loro genitali!
Il mondo è un effetto necessario della natura divina, e non è stato fatto per caso.
La perfezione consiste nell'essere e l'imperfezione nella privazione dell'essere.
La perfezione e l'imperfezione sono in realtà soltanto modi del pensare, cioè nozioni che siamo soliti inventare per il fatto che confrontiamo gli uni agli altri individui della stessa specie o genere.
Falso è il vanto di chi pretende di possedere, all'infuori della ragione, un altro spirito che gli dia la certezza della verità.
Penso che non soltanto le cose vere, ma anche le chimere e le bazzecole possano risultarmi utili in qualche modo.
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.
La stessa cosa può essere al tempo stesso buona, cattiva o indifferente.
L'amore è il mezzo attraverso il quale l'uomo può elevarsi al sommo bene.
Se qualcuno si accorgesse che potrebbe vivere più a suo agio infisso in croce che a tavola, sarebbe il più stolto degli uomini se non si facesse crocifiggere.
Nessuna delle cose che non sono in mio potere mi è tanto cara quanto stringere amicizia con uomini sinceramente amanti della verità.
Nessuno può alienare a favore d'altri il proprio diritto naturale, inteso qui come facoltà di pensare liberamente.
Noi non possiamo immaginare Dio, ma soltanto comprenderlo.
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
Gli uomini non nascono civili, lo diventano.
Se amiamo qualcuno che in precedenza odiavamo, lo faremo con un amore molto più grande rispetto al non aver mai odiato prima.
La teologia non è ancella della ragione, né la ragione della filosofia.
La libertà è una virtù, ossia una perfezione: qualunque cosa, pertanto, denunci l'impotenza dell'uomo, non può venir imputata alla sua libertà.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda.
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