Sindacalista e Politico
(San Pio delle Camere, 9 aprile 1933)
Io al Quirinale? Prima vinciamo le elezioni.
La rottamazione è inaccettabile sono pronto a restare in campo.
Se Matteo Renzi riesce a gestire bene la responsabilità di sindaco che riveste e mantiene un forte impegno nel partito, può creare in prospettiva le condizioni per una battaglia con più chances. (Intervista al Corriere della Sera)
La presentazione della linea politica di Matteo Renzi e della sua immagine fa il paio con un populismo che è stato uno dei guai dell'Italia.
L’articolo 18 è un falso problema. Pensiamo al lavoro.
I tabù non piacciono neanche a me ed è naturale che nel Pd su cose di questo rilievo si discuta. L’ostacolo per la ripresa non è l’articolo 18 ma la eccessiva incertezza connessa alla spaccatura del mercato del lavoro.
I miracoli risolvono i problemi e qui mi sembra che non ci siamo ancora.
Non ho difficoltà ad aprire una discussione sul mercato del lavoro, ma facciamola partendo dalle reali necessità.
Oggi occorre una riforma che allarghi la copertura degli ammortizzatori sociali ai lavoratori senza alcuna garanzie e allenti la rigidità in uscita.
In Germania il datore di lavoro può licenziare per giusta causa ma poi davanti al giudice la deve dimostrare la giusta causa, altrimenti il lavoratore viene reintegrato.
All'età mia ci si può anche ritirare, ma mettere nella mia categoria D'Alema, Veltroni e Bindi svela una superficialità e una debolezza. (Intervista al Corriere della Sera)