Poeta e Drammaturgo Spagnolo
(Fuente
Vaqueros, 5 giugno 1898 – Víznar, 19 agosto 1936)
La poesia serve
per nutrire quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro, e senza il quale
è imprudente vivere.
La poesia non
cerca seguaci, cerca amanti.
Chi si muove crea,
chi sta fermo sogna.
Vederti nuda è
come ricordare la Terra.
Gli alberi tessono
il vento e le rose lo tingono del loro profumo.
Il denaro
abbellisce.
Mi vedo nei
tramonti e un formicaio di gente cammina nel mio cuore.
Sono venuto qui
non a tenere una conferenza su temi studiati e preparati, ma a conversare con
voi di ciò che nessuno mi ha insegnato, di ciò che è sostanza e magia, di
poesia.
Oh, che fatica mi
costa amarti come ti amo! Per il tuo amore duole l'aria, il cuore e il
cappello.
Protestavo ogni
giorno. Protestavo nel vedere i bambini negri come decollati dai colletti
inamidati, con vestiti e stivaletti dai colori sgargianti, pulire le
sputacchiere di uomini freddi che parlano come anitre.
Oltre all'arte dei
neri, c'è solo l'automazione e la meccanizzazione.
Il mio sguardo si
stupisce, si inchina, il mio cuore chiude tutti i suoi cancelli, per meditare
di nascosto sul miracolo. Sei tanto bella.