Politico Italiano
(Pisa 20 Agosto 1966)
Per battere Berlusconi dovremo fare i salti mortali e non possiamo partire azzoppati. La destra vede come fumo negli occhi un asse tra noi e il terzo polo.
I sondaggi, e il buon senso, dicono che il Pd alleato a Di Pietro e Vendola farebbe rivincere il premier, dobbiamo costruire una cosa più larga.
Quando penso a un nuovo Prodi, penso a uno che deve immaginare tre missioni. Mettere in campo un pacchetto di proposte per ridare speranza ai giovani su casa, lavoro e famiglia. Riportare al centro l'investimento sul sapere e costruire un fisco che aiuti chi ha voglia di fare.
Gli attuali gruppi dirigenti hanno una responsabilità storica, è l'ultima chance che abbiamo per non essere travolti. Perdere ancora contro Berlusconi vorrebbe dire togliere al Paese l'ultima possibilità di evitare il declino che incombe.
Il tema dell'accordo con il centro per noi è strategico. Con questa legge elettorale non c'è spazio per una terza posizione, se il nuovo polo non viene con noi verrà riassorbito di là, fatalmente. Un terzo polo che va da solo, o una sinistra radicale isolata come quella di Vendola, uscirebbero dalle urne con un diritto di tribuna o poco più.
FRASI SULLA POLITICA
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