Conduttore Televisivo
(1924 - 2009)
Senza una salda fede in Gesù e nella religione, non avrei mai e poi mai potuto superare i momenti bui della mia vita.
Ma guarda un po', sono qui con l'uomo più potente d'Italia, Silvio Berlusconi, il più acclamato, una cena che tutti mi invidieranno e mi viene una gran tristezza. Quest'uomo mi sembra così solo!
Lavori 30 anni con un gruppo e di colpo sei fuori. Quando a Natale ho cercato di fare gli auguri a Silvio la segretaria mi ha risposto: 'C'è una lunga lista di attesa, la richiamiamo'. A me? Cose da pazzi.
Benedetto XVI è un Papa da 'Rischiatutto' non sceglie mai la busta sbagliata. Lo avevano accolto con una certa freddezza e con un ingiustificato timore, ma con la sua mitezza, la sua linearità, la sua cultura e la forza del dialogo sta smentendo clamorosamente i profeti di sciagura.
Con Fiorello farei qualunque cosa. Ci inventiamo tutto noi, e ci divertiamo un sacco.
Stavo per essere fucilato, mi misero al muro. Però mi perquisirono e trovarono il passaporto americano. Fu la mia salvezza.
Io mi sento fortissimo, anzi l'ultimo test che ho fatto mi han dato 16 anni in meno.
Sono felice perché faccio questo, però la sera quando vado a dormire, - mi spiace - io dormo triste, perché dico: ma come è possibile che avevo un rapporto diretto con Silvio Berlusconi che mi chiamava tutte le settimane per sapere come stavo? E adesso è sparito completamente. Ma perché?
Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.
C'è una cosa che non dobbiamo dimenticare: quelli del nostro campo, gli artisti, non si ritirano, gli artisti muoiono sul palcoscenico. Io morirò magari dicendo "Ecco, assaggiate il prosciutto tal dei tali" o chessò io.
Ahi ahi ahi, signora Longari: mi è caduta sull’uccello!