Scrittore,
Filosofo, Aristocratico e Politico Rivoluzionario Francese
(Parigi 1740
- Charenton-Saint-Maurice 1814)
Per l'uomo non c'è
altro inferno che la stupidità o la malvagità dei suoi simili.
Bisogna rendere
gli altri felici tanto quanto noi si desidera esserlo.
Una virtù non è
altro che un vizio che s'innalza invece di abbassarsi; e una qualità è un
difetto che ha saputo rendersi utile.
Le passioni
dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi
scopi.
Non è il mio modo
di pensare che ha fatto la mia rovina, ma il modo di pensare degli altri.
Possedere in
esclusiva una donna è tanto ingiusto quanto possedere degli schiavi.
Se si ama il
proprio dolore, esso diviene voluttà.
Più difetti un
uomo ha, più vecchio e meno amabile è, tanto più risonante sarà il suo
successo.
Sì, sono un
libertino, lo riconosco: ho concepito tutto ciò che si può concepire in questo
ambito, ma non ho certamente fatto tutto ciò che ho concepito e non lo farò
certamente mai. Sono un libertino, ma non sono un criminale né un assassino.
L'egoismo è
la prima legge della natura.
Sii uomo, sii
umano, senza timore né speranza; abbandona i tuoi dèi e le tue religioni; tutto
ciò è buono solo per armare la mano degli uomini, e il solo nome di questi
orrori ha fatto versare più sangue sulla terra di tutte le altre guerre e di
tutti gli altri flagelli messi insieme.
Rinuncia all'idea
di un altro mondo, che non esiste, ma non rinunciare al piacere di essere
felice, e di godertela in questo!
Tutti i principi
morali universali sono oziose fantasie.
Unico risultato
dei costumi e dell'educazione è ciò che si chiama un'abitudine.
Sarebbe il
capolavoro della filosofia dispiegare i mezzi di cui la Provvidenza si serve
per raggiungere gli scopi che si propone verso l'uomo, e ricavarne alcuni piani
di condotta che possano rivelare a questo sfortunato bipede in che modo deve
procedere nello spinoso cammino della vita, al fine di prevenire i bizzarri
capricci di quella fatalità cui dà venti nomi diversi, senza essere riuscito a
conoscerla o definirla.
Non conosco nulla
che vellichi così voluttuosamente lo stomaco e la testa quanto i vapori di quei
piatti saporiti che vanno ad accarezzare la mente preparandola alla lussuria.
La virtù non
conduce ad altro che all'inazione più stupida e più monotona,
il vizio a tutto ciò che l'uomo può sperare di più delizioso sulla
terra.
Quando il più
forte vuole opprimere il più debole lo convince che Dio santifica le sue
catene, ed il debole, abbrutito, gli crede.
Anche l'uomo
deforme trova specchi che lo rendono bello.
L'ingratitudine
non è un vizio, è anzi la virtù delle anime fiere.
Tutti gli uomini
sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e
rompere lo specchio.
La generosità è la
virtù delle anime deboli; mi si renda servigio finché si vuole se ci si prova
piacere, ma non si pretenda niente da me.
No, non c'è nessun
Dio, la natura basta a se stessa; non ha alcun bisogno di un autore.
Le circostanze
avverse rigenerano l'artista.
Nel silenzio delle
leggi nascono le grandi azioni.
Il mio più grande
dolore è che in realtà non esiste un Dio, e quindi mi vedo privato del piacere
di insultarlo.
Sfortunatamente
devo descrivere due libertini; aspettati perciò particolari osceni, e scusami
se non li taccio. Ignoro l'arte di dipingere senza colori; quando il vizio si
trova alla portata del mio pennello, lo traccio con tutte le sue tinte, tanto
meglio se rivoltanti; offrirle con tratto gentile è farlo amare, e tale
proposito è lontano dalla mia mente.
Ciò che voi
chiamate depravazione non è altro che lo stato naturale dell'uomo.