(29 Settembre 1951)
Non c'è bisogno di inventarci una nuova
generazione, bisogna solo aprire la strada alle nuove generazioni che possano
prendere in mano la discussione politica e misurarsi nelle funzioni di partito.
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Mi sono sempre preso la briga di voler
cambiare qualcosa, ovunque sono stato non ho mai lasciato le cose come le ho
trovate. Questo per due motivi, semplici e banali: la terra gira tutti i giorni
e questa società non mi piace per tutto.
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La democrazia è stata inventata come
meccanismo per decidere attraverso la partecipazione, e non per partecipare a
prescindere dalle decisioni.
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Ci sono elementi di radicalità che
devono essere presenti nel riformismo. L'ambiente, l'uguaglianza, la pace:
perché un riformista deve avere sempre il fucile in mano? Perché dovremmo
accettare la più grande diseguaglianza dei redditi d'Europa?
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Per me l'ambiente è il paradigma della
crescita, dell'innovazione, degli investimenti. È il motore dello sviluppo,
polemizzo con chi lo fa diventare l'impedimento.
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Senza identità riconoscibili ogni gesto
mette un punto interrogativo su chi sei davvero e ti disarma verso una destra
che sparge ideologie.
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Dobbiamo avere le idee chiare perché io
non credo a un partito post identitario.
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Sono il candidato di nessuno che pensa
ci sia bisogno di tutti.
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Andranno sperimentati larghi
schieramenti di centrosinistra contro la destra.
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Penso a un partito che non relativizza
le diverse opinioni al suo interno ma le distingue, le analizza e ne tiene
conto nel momento della decisione. Un partito che difenda i diritti civili, a
partire da quello relativo al fine vita, che non permetta al senatore Gasparri
o a chiunque altro di decidere come devo morire. Un Pd improntato a un nuovo
civismo, al quale ispirare i comportamenti di tutti a partire dalla sobrietà
della politica.
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Il Pd deve saldare la propria vocazione
democratica all'economia e alla società. Deve rivolgersi all'arco di persone
più ampio possibile ma, al contempo, non deve rinunciare alla vicinanza al
mondo del lavoro. Deve essere un partito del lavoro che rivendica pari dignità
e ruolo tanto al lavoro subordinato quanto a quello autonomo e imprenditoriale,
al di là di ogni rendita.
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Si tratti di una legge, si tratti di una
procedura per fare una strada, si tratti di una qualsiasi autorizzazione, la
decisione deve arrivare in tempi certi: o per il sì o per il no.