Politico e Rivoluzionario Russo
(1870 - 1924)
È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che
dovrebbe essere razionata.
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Non siamo pacifisti. Siamo avversari della guerra
imperialista per la spartizione del bottino fra i capitalisti, ma abbiamo
sempre affermato che sarebbe assurdo che il proletariato rivoluzionario
ripudiasse le guerre rivoluzionarie che possono essere necessarie
nell'interesse del socialismo.
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Non urlate tanto sul cinismo! Il cinismo non sta nelle
parole che descrivono la realtà ma nella realtà stessa.
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Finché ci sarà uno stato non ci sarà libertà.
Quando ci sarà libertà non ci sarà uno stato.
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Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà
mai; egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione.
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Sono certo che per causa di Mussolini e
delle idee che lui ha, il marxismo sarà un giorno battuto e definitivamente
rovinato.
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Il compagno Stalin, divenuto segretario generale, ha
concentrato nelle sue mani un immenso potere, e io non sono sicuro che egli
sappia servirsene sempre con sufficiente prudenza.
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Non è serio, in politica, contare sulle convinzioni, la
devozione e le belle qualità dell'anima.
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La fiducia è bene, il controllo è meglio.
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Da noi si guarda la cooperazione con disprezzo, non
comprendendo l'importanza esclusiva che ha la cooperazione, dal punto di vista
del passaggio a un ordine nuovo per la via più semplice, facile a accessibile
ai contadini.
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Il comunismo è il potere sovietico più l'elettrificazione
di tutto il paese.
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I tribunali devono non già abolire il terrore –
una simile promessa sarebbe illusoria, – bensì, all'opposto, sancire il terrore
in linea di principio, in modo chiaro e netto, senza ipocrisie e senza orpelli.
Bisogna che le formulazioni del principio del terrore siano il più possibile
ampie, giacché soltanto la legalità e la coscienza rivoluzionarie fisseranno le
condizioni in maniera più o meno ampia, della sua applicazione.
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L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli.
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Il governo degli operai e dei contadini, sorto dalla
rivoluzione del 24 e del 25 ottobre e che si appoggia sui Soviet dei delegati
degli operai, dei soldati e dei contadini, propone a tutti i popoli
belligeranti e ai loro governi di cominciare immediatamente le trattative per
una pace giusta e democratica.
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Un passo avanti, due passi indietro... È ciò che accade alla
vita dei singoli, ed accade anche nella storia delle nazioni e nello sviluppo
dei partiti.
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Non giocare mai con l'insurrezione. Ma quando la si inizia,
mettersi bene in testa che bisogna andare sino in fondo.
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Maggiore è la profondità del cambiamento che vogliamo
apportare, maggiore deve essere l'interesse che dobbiamo far crescere attorno
ad esso.
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L'evoluzione verso il comunismo avviene passando per la
dittatura del proletariato e non può avvenire altrimenti, poiché non v'è
nessun'altra classe e nessun altro mezzo che possa spezzare la resistenza dei
capitalisti sfruttatori.
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L'autorità avvelena chiunque l'assume su se stesso.
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Lo Stato è il prodotto e la manifestazione degli antagonismi
inconciliabili fra le classi.
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Finché le donne non saranno chiamate, non soltanto
alla libera partecipazione alla vita politica generale, ma anche al servizio
civico permanente o generale, non si potrà parlare non solo di socialismo, ma
neanche di democrazia integrale e duratura.
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Maggiore è la profondità del cambiamento che vogliamo
apportare, maggiore deve essere l'interesse che dobbiamo far crescere attorno
ad esso.
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Marxista è soltanto colui che estende il
riconoscimento della lotta delle classi sino al riconoscimento della dittatura
del proletariato.
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La verità è sempre concreta.
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Lo Stato potrà estinguersi completamente quando la società
avrà realizzato il principio: “Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo
i suoi bisogni”, cioè quando gli uomini si saranno talmente abituati a
osservare le regole fondamentali della convivenza sociale e il lavoro sarà
diventato talmente produttivo ch'essi lavoreranno volontariamente secondo
le loro capacità.
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Epurandosi un partito si rafforza.
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La democrazia è uno stato che legittima la sottomissione
della minoranza alla maggioranza, ed è paragonabile ad un'organizzazione
istituita per l'uso sistematico della forza di una classe contro l'altra, di
una parte della popolazione contro l'altra.
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Non contento di aver preso in mano le funzioni di
Segretario generale, il compagno Stalin si è attribuito un potere immenso e non
sono affatto sicuro che egli sia in ogni occasione capace di farne uso con la
necessaria prudenza.
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La repressione di una minoranza di sfruttatori da parte
della maggioranza degli schiavi salariati di ieri è cosa relativamente
così facile, semplice e naturale, che costerà molto meno sangue di quello che è
costata la repressione delle rivolte di schiavi, di servi e di operai salariati.
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L'ineguaglianza dello sviluppo economico e politico è
una legge assoluta del capitalismo. Ne risulta che è possibile il trionfo del
socialismo dapprima in alcuni paesi o anche in un solo paese capitalistico
preso separatamente.
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Aspirando al socialismo, abbiamo la convinzione che esso si
trasformerà in comunismo, e che scomparirà quindi ogni necessità di ricorrere
in generale alla violenza contro gli uomini, alla sottomissione di un
uomo a un altro, di una parte della popolazione a un'altra, perché gli uomini
si abitueranno a osservare le condizioni elementari della convivenza
sociale senza violenza e senza sottomissione.
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Stalin è troppo arrogante e questo difetto, che può
essere tollerato tra di noi e nei rapporti tra comunisti, non è tollerabile in
chi occupa il posto di Segretario generale. Perciò propongo che i compagni
esaminino la possibilità di allontanare Stalin da tale carica e di sostituirlo
con un altro uomo che, prima di tutto, si differenzi da Stalin per una sola
dote, cioè una maggiore tolleranza, una maggiore lealtà, una maggiore
gentilezza, una maggiore considerazione per i compagni, un temperamento meno
capriccioso.
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Buonanotte Signor Lenin Tiziano Terzani Compralo su il Giardino dei Libri |