(1920
- 2011)
Chi
ha raccolto le sfide della vita sa che nei momenti decisivi ha dovuto
disattendere o disobbedire ai legami della famiglia.
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La
new economy è una cosa molto seria nei suoi effetti. Mai nella storia del
capitalismo si era assistito a uno spostamento così rapido e colossale e spesso
arrischiato di mezzi finanziari.
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Destra
e sinistra si equivalgono: in stupidità.
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Mussolini ha
commesso tanti errori, tipo l'entrata in guerra quando gli sembrava di dover
semplicemente salire sul carro dei vincitori. Andò a invadere l'Albania e la
Grecia in modo insensato e persino Adolf Hitler, che era folle ma non fesso, s'infuriò.
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L'errore
capitale commesso dal cavaliere Silvio Berlusconi e
da altri fondatori di network privati non è stato tanto quello di investire in
uomini e mezzi prima che fosse data una legislazione precisa, ma nel non aver
capito, subito, che anche il boccone saporito delle TV private, prima o poi
sarebbe finito sotto i denti dei nostri partiti.
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La
ragione per cui il populista-demagogo Berlusconi piace
agli italiani è la stessa per cui, ai loro occhi, il conflitto d'interessi non
è una ferita grave della nostra democrazia. Il fatto che egli sia stato al
contempo capo del governo e padrone dell'informazione sembra qualcosa di
naturale, di normale, qualcosa che tutti vorrebbero praticare.
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Che
cosa era Enrico Mattei? Un avventuriero? Un grande patriota? Uno di quegli
italiani imprendibili, indefinibili, che sanno entrare in tutte le parti,
capaci di grandissimo charme come di grandissimo furore, generosi ma con una
memoria di elefante per le offese subite, abili nell' usare il denaro ma quasi
senza toccarlo, sopra le parti ma capaci di usarle, cinici ma per un grande
disegno.
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So
solo che Indro Montanelli è
fatto così: un maestro di giornalismo che ogni tanto s'impenna con qualcuna
delle sue bizzarrie.
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Avete
capito perché il Berlusconi nemico
dei giudici, che assolda gli avvocati per corromperli, che invita a non pagare
le tasse, che fa uso disinvolto di smentite, che promette ciò che non può
mantenere, che nasconde i suoi affari pericolosi, piace tanto agli italiani?
Perché tanti italiani evidentemente sono come lui inclini alle complicità
anarcoidi.
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Che
cosa ci offre il cavaliere? In pratica la libertà di tacere, se no di essere
estromessi dagli uffici pubblici e dall'informazione.
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La
grande vittima della giustizia di parte, il cavaliere di Arcore, per sfuggire
al "complotto" giustizialista ha ingaggiato novantotto grandi
avvocati e trentadue consulenti affinché lo difendessero dai giudici
"comunisti" di cui all'inizio di Mani pulite era il massimo
estimatore.
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Ciò
che può compiere un partigiano, indipendentemente da valutazioni di valore
personale, è differente da ciò che può compiere un soldato di un reparto
regolare. Chi crea è diverso da chi esegue, chi fa volontariamente una cosa è
differente da chi vi è costretto, chi persegue un ideale costruttivo non è
eguale a chi soddisfa un precetto legale. Nel secondo potrà esistere volontà e
determinazione, ma difficilmente entusiasmo.
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Vespa
non lo considero un giornalista, lo considero un servo di regime. [...] Non è
una questione di sinistra o di destra: non si può essere considerati
giornalisti se non si ha il coraggio di dire la verità, e la verità non è né di
sinistra né di destra.
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Napoli
adagiata sul golfo è stupenda, ci si chiede se anche questa bellezza non faccia
parte della maledizione della città, non faccia parte del prezzo spaventoso che
paga per esistere.
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Berlusconi mi
mette in difficoltà: non so mai dove comincia e dove finisce la sua recita, non
so dove voglia arrivare con il lifting, con la bandana, con le tasse, non so se
neppure lui si renda conto di quanto ci prenda in giro.
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Come
aveva intuito Vittorio Foa, la politica partigiana era la politica delle larghe
alleanze democratiche già sperimentata nella guerra di Spagna. In sostanza un
riformismo socialdemocratico che per la prima volta annullava le millenarie
divisioni di classe facendo rientrare tra i cittadini di pieno diritto gli
operai e i contadini.
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Salvo
che la statura di Mussolini era
ben altra [rispetto a Berlusconi]. Mussolini era
un uomo colto che sapeva di politica, che era andato a scuola dai socialisti.
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Per
secoli Napoli, capitale del regno, è stata una metropoli che lo stato borbonico
riusciva a governare solo grazie alla camorra.
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Le Mie Montagne Gli anni della neve e del fuoco Giorgio Bocca Compralo su il Giardino dei Libri |