Politico
(3 Gennaio 1952)
Occorre ora lavorare insieme senza vuoti unanimi o stupide
piaggerie, senza rinunciare né alle proprie analisi né alle proprie proposte.
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Tutti hanno osservato che il Msi, pur senza rinnegare il
proprio passato, aspira a contare di più nell'immediato futuro. Una segreteria
giovane e storicamente post-fascista apre indubbiamente delle possibilità in
tal senso.
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Benito Mussolini è stato il più grande statista del secolo.
Se vivesse oggi garantirebbe la libertà degli italiani.
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Credo che l'istituzione mussoliniana di
una terza via in alternativa al comunismo sia
ancora attualissima.
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Il duce è stato un esempio di amore per la propria terra e la
propria gente, un giorno l'Italia lo dovrà riabilitare e insieme a Cavour, Mazzini e Garibaldi, anche a lui saranno intitolate piazze
e monumenti.
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Se lei mi chiede: "Un maestro dichiaratamente
omosessuale può fare il maestro?" Io le dico di no. Capito? Perché ritengo
che non sia educativo nei confronti dei bambini.
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Dopo il 1994 abbiamo fatto tante cose. Abbiamo fatto Fiuggi,
c'è stato un confronto. Oggi no direi più che Mussolini è stato il più grande
statista del secolo.
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I tempi sono maturi per discutere di diritto di voto, almeno
amministrativo, per le persone immigrate.
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Ritengo sia mio dovere come Presidente della Camera, pur
contro la volontà di Pechino, invitare il Dalai Lama alla Camera dei Deputati.
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Bisogna denunciare le pagine di vergogna che ci sono nella
storia del nostro passato. Bisogna farlo per capire la ragione per cui ignavia,
indifferenza, complicità e viltà fecero sì che tantissimi italiani nel 1938
nulla facessero per reagire alle infami leggi razziali volute dal fascismo.
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In un grande Paese democratico la libertà di stampa non è
mai sufficiente.
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Di fronte all'orrore della Shoah, simbolo
perenne dell'abisso d'infamia in cui può precipitare l'uomo che disprezza Dio,
sale fortissimo il bisogno di tramandare la memoria e far sì che mai più in
futuro sia riservato, anche ad un solo essere umano, ciò che il nazismo riservò
all'intero popolo
ebraico.
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Il comportamento di alcuni magistrati grida vendetta, vedi
il caso di Genova dove
vengono rinviati a giudizio più poliziotti e carabinieri che black bloc e
terroristi in erba.
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Se Umberto Bossi avesse continuato a parlare di secessione
non avremmo mai fatto alcun accordo. È chiaro che una logica di coalizione
comporta la volontà degli interlocutori di trovare un punto di sintesi.
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Il comunismo è la più grande e sanguinosa illusione che
l'umanità abbia partorito.
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Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono
tutelati perché fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà
un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Naturalmente quando parlo
di persone mi riferisco a tutti.
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È venuta meno la fiducia, a Berlusconi l'ho
anche scritto per lettera, d'ora in poi procediamo per conto nostro. Regolatevi
di conseguenza. Noi siamo sempre stati leali con lui, nei 5 anni di governo e in
questi mesi all'opposizione. Finora non abbiamo fatto sponda a Casini. E questo è il ringraziamento? Per me
la Cdl è una storia chiusa.
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Autocritica è parola che Berlusconi non
conosce.
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Io rivendico il diritto di fare delle critiche, poi se si
incorre nel delitto di lesa maestà per i Ferrara di
corte, io vado dritto per la mia strada.
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Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non
ha niente a che fare con il teatrino della politica:
significa essere alle comiche finali.
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Il dibattito è democrazia ed è tipico di un partito e noi
siamo un partito. Mi preoccuperei se non ci fosse discussione.
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Come garantire effettiva concordia tra capitale e lavoro, come
aumentare la produzione della ricchezza nazionale, come ridistribuirla in modo
equo, secondo le capacità ed i bisogni di ognuno, è ormai interrogativo che
riguarda l'intera politica europea chiamata, anche su questo versante, a
confrontarsi con il tramonto delle ideologie classiste e vetero-liberiste del
Novecento e sempre più obbligata a rispondere alla sfida epocale della globalizzazione dei
mercati.
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La mia elezione a presidente della camera è il segno della
fine del dopoguerra e il discorso del presidente della Repubblica sulle vittime
del terrorismo, senza distinzione fra destra e sinistra, conclude un lungo
percorso della storia repubblicana.
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Se la politica perde la dimensione pedagogica, non è più
buona politica.
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In Italia non esiste una identità nazionale lombarda se non
nella propaganda di Umberto Bossi.
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Il modello catalano è da seguire con attenzione ma da noi
non esiste una identità padana come quella catalana qui in Spagna.
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La contrapposizione tra garantismo e
legalità non ha motivo di esistere. Se è vero che uno non è colpevole fino a
quando la sua sentenza non è passata in giudicato non si può giustificare ciò
che giustificabile non è.
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Abbiamo finalmente capito che Internet non
né una rete di Computer ma un intreccio infinito di persone, uomini e donne a
tutte le latitudini, che si connettono fra loro, attraverso la più grande
piattaforma di relazioni che l'umanità abbia mai visto.
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Qualche tempo fa, il sindaco di San
Francisco Gavin Newson ha detto che se improvvisamente il mondo restasse senza
quotidiani e senza telegiornali, i cittadini al di sotto dei trent'anni non se
ne accorgerebbero nemmeno. Si tratta di una affermazione certamente paradossale
che rappresenta però in modo efficace il rapporto che le giovani generazioni
hanno con il mondo dei media. Il mezzo che la generazione dei più giovani usa
quotidianamente per rapportarsi con la realtà ma anche con gli amici,con lo
sport, con la scuola, con gli hobby, è Internet.
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Bisogna spingere tutta la comunità
internazionale a creare un forte movimento a sostegno dell'assegnazione del
premio Nobel per la pace 2010 a Internet, l'accesso al quale deve essere
considerato un vero e proprio diritto fondamentale dell'uomo.
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Affermare che a causa della crisi economica
ci sono persone in difficoltà significa semplicemente fotografare la realtà e
non mettere in discussione l’attività del governo.
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La sinistra non ha ancora capito che il
cambiamento non si fa con quel riformismo illuminato che cala dall'alto le sue
ricette di laboratorio, ma si realizza solo con una rivoluzione conservatrice,
ben agganciata alle radici, all'identità.
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La Politica Verso... la Sovranità individuale Ghislaine Saint-Pierre Lanctot Compralo su il Giardino dei Libri |