Rivoluzionario e Politico Cubano
(13 Agosto 1926)
Condannatemi, non importa: la storia mi assolverà.
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Le idee non hanno bisogno di armi, se sono in grado di
convincere le grandi masse.
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Berlusconi è un pagliaccio: sarebbe stato
più giusto se si fosse chiamato "Burlesconi". È un personaggio da
ridere e Mussolini era come lui!
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Aznar è un damerino ed un codardo infarcito
di idee nazi-fasciste.
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Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in
ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la
libertà.
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Ricordo sempre Che Guevara come
una delle persone più straordinarie, uno degli uomini più nobili e
disinteressati che io abbia mai conosciuto.
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Ammiro molto Nelson Mandela per i suoi meriti, la sua
storia, la sua lotta.
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Quando ero ragazzino mio padre voleva che io fossi un bravo
cattolico e che io mi confessassi tutte le volte che avevo pensieri impuri
sulle ragazze. Così ogni sera io diventavo rosso a confessare i miei pensieri.
Così successe una sera, e poi un'altra sera, e così via. Dopo una settimana
decisi che la religione non era fatta per me.
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Il rivoluzionario crede nell'uomo, negli esseri umani. Chi
non crede nell'essere umano, non è rivoluzionario.
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La conseguenza più straordinaria di questa rivoluzione (quella
cubana) è l'incredibile coscienza rivoluzionaria che si è sviluppata nel popolo.
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Ho ammirato De Gaulle, sebbene i nostri rapporti non fossero molto buoni a causa della
guerra anticoloniale in Algeria, che noi sostenevamo. Come militare ebbe delle
qualità, poiché ebbe l'idea di creare le divisioni blindate. Ammiro inoltre la
sua ribellione intransigente nei confronti degli Stati Uniti, degli inglesi e
del resto del mondo.
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Il peggiore dei sacrilegi è il ristagno del pensiero.
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Il crollo del socialismo in
alcuni paesi non significa che abbia fallito: ha perso una battaglia.
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Nessun vero rivoluzionario muore invano.
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Il processo rivoluzionario è
intrinsecamente il miglior programma di sanità pubblica possibile.
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