(29 Luglio 1981)
Mio padre mia ha sempre detto che un pilota può anche
vincere delle gare o dei titoli, ma se non guida una Ferrari non è realizzato.
***
Schumacher è il pilota più antisportivo e
sanzionato nella storia della Formula 1.
Con il suo abbandono nel nostro mondo si tornerà a parlare più di sport che di politica.
Perché lui è un campione, ha vinto molto, ma se possono, un aiuto glielo danno
sempre.
***
Quando ero ragazzino e tornavo da scuola accompagnato da mia
mamma facevamo la gara, semaforo dopo semaforo. E lei era costretta a lasciarmi
vincere, per evitare che facessi i capricci.
***
Sono molto felice e orgoglioso di diventare un pilota della
Ferrari. Guidare una monoposto del Cavallino Rampante rappresenta un sogno per tutti
quelli che fanno questo mestiere e io oggi ho la fortuna di poterlo realizzare.
Di questo voglio ringraziare innanzitutto il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo.
***
Sin dal primo giorno a Maranello ho visto che anche chi
monta lo specchietto retrovisore lo fa con lo stesso impegno, come se fosse la
macchina sua. C’è sentimento, cuore.
***
I migliori dieci piloti sono divisi da inezie, se escludiamo
macchina, gomme e team.
***
Si lavora sempre davanti agli occhi di tutti, i bluff non
riescono.
***
Puoi metterci tutto l'impegno, ma, se la tua auto non è
all'altezza davanti non ci stai.
***
Non ho mai studiato l’italiano. Infatti quando devo scrivere
è un incubo, lotto con le doppie, non so mai quando c’è la v o la p.
***
Io e Schumacher abbiamo molto in comune, lo
stesso entusiasmo e la stessa passione in pista. Mi piacerebbe vincere tanti
titoli quanti quelli conquistati da Michael con la Ferrari ma sará abbastanza
difficile.
***
Annoto in un diario quello che provo, i cambiamenti sulla
macchina e le mie osservazioni. Ho scritto delle note che leggo primo di ogni
gara, i dubbi generano tensione.
***
In Giappone è stato bello vedere il motore di Schumacher in fumo: senza essere visto ho
chiuso il mio pugno con forza, con gioia. Dopo il sorpasso ho parlato con la
squadra per sapere a che distanza ero da Massa,
perché temevo potesse buttarmi fuori dalla pista. Per la Ferrari vale
tutto.
***
Oggi in Spagna tutti legano la Formula 1 a
me: ho tutto il peso sulle mie spalle.
***
Non penso a cosa sarà la mia vita quando avrò
smesso di correre.
***
Come una Ferrari Impara i segreti di un mito per vincere nel lavoro e nella vita Roberto Provana Compralo su il Giardino dei Libri |