(6 Aprile 1924)
La presunzione d'innocenza è un principio
sancito dalla nostra Costituzione; per modificarlo ci vuole una legge
costituzionale, non basta una legge ordinaria.
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I reati d'opinione andrebbero sanzionati
come gli altri? Quando Gramsci, Pertini, Saragat, Pajetta, furono arrestati io
credo che gli elettori di quei partiti li avrebbero votati e mandati in
Parlamento se un Parlamento elettivo fosse ancora esistito e se quei partiti
non fossero stati sciolti d'imperio.
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Se
è stata una vita piena, se hai potuto realizzare te stesso al meglio delle tue
capacità, se hai conosciuto amore e dolore, se hai accettato i tuoi limiti ma
hai utilizzato tutte le valenze vitali delle quali disponevi, se non hai
prevaricato, se infine non sei stato avaro di te stesso; questo vuol dire aver
fatto i conti con la morte.
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Solo il 30 per cento del centrodestra è sensibile agli appelli di Grillo,
perché il centrodestra il suo Grillo ce l'ha già e se lo tiene ben stretto. Si
chiama Silvio Berlusconi, che da 15 anni fa politica in nome dell'antipolitica,
che guida il più grosso partito italiano in nome della lotta ai partiti, che di
battute ce ne ha una più di Grillo.
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Io ho smesso di essere fascista solo quando ne sono stato
espulso, quando, appunto, fui messo fuori dal partito. E devo dire che ne ebbi
un grande dispiacere. Fu un dolore inferto alla mia giovinezza vedermi
strappare le stellette dalle spalline, una sconfitta che generò in me una
profonda crisi.
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Berlusconi è una simpatica e gentile
persona, con tratti di generosità e un'elevata capacità imprenditoriale nel suo
settore. C'è un solo problema, ed è che Berlusconi è un bananiere a
ventiquattro carati, cioè un uomo d'affari che fa i suoi affari con la politica.
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Silvio Berlusconi ha un suo rispettabile
concetto dei mezzi d'informazione, che si fonda su due punti essenziali. Primo
punto: i mezzi d'informazione sono soprattutto dei contenitori di pubblicità e
alla raccolta di pubblicità debbono subordinare ogni altro obiettivo. Secondo
punto: i mezzi d'informazione debbono essere strumento d'appoggio e casse di
risonanza dei gruppi di potere dominanti. I tycoons della televisione e della
stampa fanno cioè parte della stessa galassia popolata dagli altri vested
interests, gli interessi forti del sistema.
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Il berlusconismo ha invece avuto come
obiettivo la decostruzione del rapporto tra l'individuo e la collettività, la
decostruzione delle ideologie, l'esaltazione della felicità immediata
nell'immediato presente, l'antipolitica, il pragmatismo come solo fondamento
delle decisioni individuali, il trasformismo come pratica quotidiana. La
corruttela pubblica come peccato veniale.
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La corruzione italiana è un fenomeno che deriva direttamente
dall'estraneità dello Stato rispetto al popolo, dall'esistenza d'una classe
dirigente barricata a difesa dei suoi privilegi, dall'appropriazione delle
risorse pubbliche da parte dei potenti di turno, dal proliferare delle
corporazioni con proprie deontologie, propri statuti, propri privilegi; dalla
criminalità organizzata e governata da leggi e codici propri.
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Penso che politica e morale abbiano
fondamenti distinti. I loro territori confinano ma non coincidono. Spesso
addirittura morale e politica confliggono e si scontrano.
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La canzonetta custodisce la memoria. E' un
contenitore di memoria, probabilmente il più perfetto a stimolare quella parte
del cervello che conserva i ricordi del passato, volti, luoghi, vicende, amori
e dolori, insomma la biografia delle persone.
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Che stagione l'adolescenza. Senti di poter
esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua
onnipotenza mentale.
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Ha detto tante cose Gesù. Forse i laici
dovrebbero promuovere un raduno di massa intitolato al suo nome per vedere fino
a che punto la Chiesa di oggi abbia ancora il diritto di usarlo.
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Anche la scienza, a differenza della
filosofia, cerca la verità ultima, non maneggiando idee, concetti, parole, ma
usando numeri, formule, equazioni, potenze.
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Mussolini e il fascismo volevano costruire
un uomo nuovo, ispirato dai valori della forza, dai doveri verso lo Stato,
dalla cultura della guerra e della conquista, dagli ideali dell'imperialismo,
dal mito della Roma imperiale. La maggior cura la dedicarono all'educazione
della gioventù a questi valori e a questa mitologia. I successi che ottennero
si rivelarono effimeri non appena si scontrarono con la durezza della realtà.
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L'infanzia è una stagione fatata. La sola di tutta una vita
che non finisce mai e t'accompagna sino all'ultimo respiro.
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La scommessa della scienza è di scoprire
la chiave capace di aprire tutte le porte, fino all'ultima che custodisce il
numero d'oro, la formula finale, la legge che chiarisce e svela l'ultima
incognita.
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Teniamoci stretti al personalismo dei
giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della
calunnia.
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L'espediente di far oscurare gli schermi berlusconiani da
qualche pretore intransigente, largamente appoggiato dal partito Rai, è logoro.
Non è quello il problema. Il problema riguarda invece due punti-chiave: la
concentrazione dei network in una sola mano e l'affollamento pubblicitario
nelle trasmissioni.
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Il lessico fa tutt'uno con il pensiero che
esprime in parole, costituisce la manifestazione del pensiero e quindi della
sostanza del fatto e della sua verità.
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Se il lessico è sbagliato ciò significa
che il pensiero che esso esprime è sbagliato e non contiene una verità bensì un
errore.
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Non me ne sono mai vergognato di quella
giovinezza nei Guf, anzi: tutto quel mio essere stato orgogliosamente fascista
ha poi reso solido il mio antifascismo.
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La razionalità non fa più parte del nostro bagaglio
intellettuale e morale. È stata picconata da tutte le parti la razionalità;
accusata di essere all'origine dei delitti e del più grave tra tutti – quello
della superbia. Così la luce della ragione è stata spenta, nuove ideologie si
sono installate al posto di quelle crollate in rovina, fondamentalismi d'ogni
tipo hanno preso il posto della tolleranza e della certezza del diritto.
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Berlusconi è un uomo di gomma laddove Mussolini si
atteggiava a uomo di ferro. Berlusconi galleggia e padroneggia la democrazia
cercando di renderla invertebrata; Mussolini distrusse la democrazia. Mussolini
volle lo Stato etico, Berlusconi appoggia il suo potere sull'incompatibilità
degli italiani nei confronti dello Stato, salvo adottare lo statalismo quando
una società impaurita lo invoca come il protettore di ultima istanza. Si
tratta, come si vede, di differenze profonde anche se il fine è analogo: un Capo
carismatico, plebiscitato da un popolo che ha rinunciato ad esser popolo ed ha
trasferito in blocco la sua sovranità al Capo.
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Entrai alla Camera dei deputati nel 1968 sull'onda dello
scandalo Sifar-De Lorenzo nonostante o proprio perché ero stato condannato in
primo grado dal tribunale di Roma.
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Conversazioni con Carlo Maria Martini Eugenio Scalfari, Vito Mancuso Compralo su il Giardino dei Libri |