Cantante Italiano
(30 Settembre 1050)
Sono trasgressivo perché amo e oggi la vera trasgressione è essere normali.
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Soltanto i sogni restano alzati, per far compagnia a tutti
gli addormentati.
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Quando Lucio Battisti usciva con un suo album faceva a tutti noi un grosso favore.
Perché i suoi erano dei capolavori, quindi tu, con il tuo prodotto, dovevi
cercare di non essere troppo scarso.
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Quando alla gente dai solo cazzate, non puoi imputare al pubblico di
comprare solo cazzate. Un pubblico educato recepisce anche prodotti un po' più
complessi. Magari non subito, ma basta dargli tempo.
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Io non ci sarò forse fisicamente, ma tutte le volte che
alzerete un pugno per gridare basta, sarò lì.
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Pier Paolo Pasolini mi faceva paura. In borgata giravano
voci cattive su di lui, lo raccontavano come un depravato, un pervertito. Però
c’era chi gli voleva bene. Ho capito Pasolini solo quand’è morto, in quel modo
così coerente con la sua vita.
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Devi sapere che a Roma c'è un detto che dice "di Renato
ce n'è uno, tutti gli altri sò nessuno.
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Sogna in silenzio, ma vivi ad alta voce.
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Una sera andai a Zocca, a un concerto
organizzato da Vasco Rossi. Alla terza canzone si fulminò l’impianto; cominciai
a raccontare barzellette. Vasco mi diede un milione e mezzo di lire e mi disse:
"E’ la prima volta che paghiamo volentieri qualcuno che non ha
cantato".
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L'amicizia vuol dire essere molto intraprendenti, non
lasciare scampo MAI a qualcuno, spiarlo continuamente, entrare in un
supermercato, in un qualunque altro posto improbabile, per gente come Me che
viene quasi sempre immaginata lontana dalla vita, lontana dalla gente, lontana
dal mondo, da guai, dai... casini!
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Fellini era affettuoso. Gli chiesi di recitare
nei suoi film. Lui mi accarezzò l’ovale e mi disse: "Renatino, tu qui sei
sprecato". Ma che sprecato, famme lavorà! Così mi fece lavorare in
Satyricon e in Casanova. Si girava sempre di notte.
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Mi trucco perché la vita mia non mi riconosca e vada via.
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La casa va bene quando la sera si è combinato qualcosa di
buono e si ritorna per ingraziare del cibo, nel nostro letto, di quella
stanchezza formidabile che ci riporta a casa, ma io a casa non ci sto perché
devo venire a scovarvi dovunque siete, sempre!
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Senza la gelosia non esisterebbe un motivo di più, per
odiare... se stessi.
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Mi vendo la grinta che non hai, in cambio del tuo inferno ti
do due ali sai. (Mi Vendo)
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Questa vita ci ha puniti già troppe quelle verità che ci son
rimaste dentro… Oggi che fatica che si fa
come è finta l'allegria quanto amaro disincanto. (Cercami)
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Non mi spaventa niente, tranne combattere con l'amore.
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Se mi vuoi allora cercami di più…tornerò solo se
ritorni tu…sono stato invadente eccessivo lo so il pagliaccio di
sempre…anche quello era amore però. (Cercami)
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Sei una stella... se non brilli... non ci sei!
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Non mi sono mai venduto. Anche se mi volevano
comprare in tanti, e ricchi. Niente di male: inviti a casa, a cantare per gli
amici. Ma io le trovavo offerte offensive. A Milano conosco meglio Quarto
Oggiaro dei salotti.
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Quando si vince si ha ancora più nemici.
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C'è un sole che non vedi, lui ti parla e tu gli
credi. E' questa la fede.
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Chi fa sfoggio dell'orgoglio è fortunato se vivrà a lungo.
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Spesso non voto. Non ho stima di nessun
politico, sono fermo ad Antonio Gramsci e a Luigi Einaudi.
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È la miseria il prezzo che paga chi è senza fantasia!
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Un sorcino ora è il presidente di una banca, un
altro è un alto magistrato di Milano. Un medico mi ha visitato e, dopo che mi
ero rivestito, si è rivelato: "Finalmente sono riuscito a toccarti".
Mi vogliono bene anche ora che sono cambiato, da quando nel ’91 a Sanremo ho
deciso che i lustrini mi stavano stretti.
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