(19 Maggio 1979)
Per vincere serve grande personalità, altrimenti gli avversari ti mangiano.
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Non mi alleno a calciare i rigori così. Mi è venuto al momento di tirarlo in quel modo.
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Mi trovo molto bene [nella maglia della Juventus]. Indossare una maglia che rappresenta anni di successi e tradizione mi regala un senso di orgoglio, dopo aver indossato per tanti anni un'altra maglia come quella del Milan, similmente ricca di successi e tradizione. Sono molto soddisfatto e contento.
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La Juve di Lippi e quella di Capello? Erano squadre fortissime, abituate a vincere con giocatori straordinari ed era la squadra da battere in Italia.
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Se una punizione è tirata come si deve, è imparabile.
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Se il lavoro conta più del talento? No, il talento viene prima e va coltivato con il lavoro. Se non ce l'hai puoi lavorare tutto il giorno ma non verrà fuori.
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Cosa penso della terza stella della Juve? Non entro nel merito. Da avversario ho sempre pensato che la Juve avesse vinto quegli scudetti perché era molto forte. Furono campionati vinti sul campo.
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Nelle notti di Champions con 80.000 spettatori San Siro è uno spettacolo. Ma per tifo, rimbombo ed effetto sonoro la nostra casa è molto simile: sono in 40.000 ma sembrano di più.
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Conte è un grandissimo allenatore. Io ne ho avuti tanti, ma nessuno così meticoloso nel lavoro e bravo a spiegare le cose. Dal punto di vista tattico e didattico è perfino più bravo di Ancelotti e Lippi, che pure hanno tante qualità.
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Vincere sempre sarebbe perfetto,ma perdere fa parte del gioco,e lì si vede il carattere della squadra.
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Non mi alleno a calciare i rigori così. Mi è venuto al momento di tirarlo in quel modo.
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Mi trovo molto bene [nella maglia della Juventus]. Indossare una maglia che rappresenta anni di successi e tradizione mi regala un senso di orgoglio, dopo aver indossato per tanti anni un'altra maglia come quella del Milan, similmente ricca di successi e tradizione. Sono molto soddisfatto e contento.
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La Juve di Lippi e quella di Capello? Erano squadre fortissime, abituate a vincere con giocatori straordinari ed era la squadra da battere in Italia.
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Se una punizione è tirata come si deve, è imparabile.
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Se il lavoro conta più del talento? No, il talento viene prima e va coltivato con il lavoro. Se non ce l'hai puoi lavorare tutto il giorno ma non verrà fuori.
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Cosa penso della terza stella della Juve? Non entro nel merito. Da avversario ho sempre pensato che la Juve avesse vinto quegli scudetti perché era molto forte. Furono campionati vinti sul campo.
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Nelle notti di Champions con 80.000 spettatori San Siro è uno spettacolo. Ma per tifo, rimbombo ed effetto sonoro la nostra casa è molto simile: sono in 40.000 ma sembrano di più.
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Conte è un grandissimo allenatore. Io ne ho avuti tanti, ma nessuno così meticoloso nel lavoro e bravo a spiegare le cose. Dal punto di vista tattico e didattico è perfino più bravo di Ancelotti e Lippi, che pure hanno tante qualità.
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Vincere sempre sarebbe perfetto,ma perdere fa parte del gioco,e lì si vede il carattere della squadra.
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