Economista, Accademico e Politico Italiano
19 Marzo 1943
Il giorno dopo la mia nomina Marco Pannella, che peraltro ho in forte simpatia, organizzò una conferenza stampa per sostenere che "con Monti avevano vinto i poteri forti". La presi a ridere e quando un giornalista mi chiese un commento dissi che di poteri forti non ne conoscevo. Tranne uno, l'Europa. E oggi mi fa piacere aver contribuito a renderlo più forte.
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Che monotonia avere un posto fisso per tutta la vita.
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Quasi sempre quel che giova ai giovani giova al Paese.
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Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di
crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono
per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello
comunitario. È chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza
dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste
cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa
superiore al costo del farle perché c'è una crisi in atto, visibile, conclamata.
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L'Europa sta vivendo i giorni più difficili dagli anni del
secondo dopoguerra. Il progetto che dobbiamo alla lungimiranza di grandi uomini
politici, quali furono Konrad Adenauer, Jean Monnet, Robert
Schuman e – sottolineo in modo particolare – AlcideDe Gasperi, e che per sessant'anni abbiamo perseguito, passo dopo passo,
dal Trattato di
Roma – non a caso di Roma – all'Atto unico, ai Trattati
di Maastricht e di Lisbona, è sottoposto alla prova più grave dalla sua
fondazione. Un fallimento non sarebbe solo deleterio per noi europei. Farebbe
venire meno la prospettiva di un mondo più equilibrato in cui l'Europa possa
meglio trasmettere i suoi valori ed esercitare il ruolo che ad essa compete, in
un mondo sempre più bisognoso di una governance multilaterale efficace.
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Il tragico entertainment quotidiano offerto dai politici, seguito con passione dai cittadini che pure lo disprezzano, consente agli uni e agli altri di distrarsi. Altrimenti, bisognerebbe occuparsi di questioni più noiose. Ad esempio, del fatto che in altri Paesi si sta lavorando per preparare ai propri figli un’economia e una società dinamiche, non un Paese di cui a volte, pur amandolo, ci si vergogna.
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Voi giovani è fondamentale che studiate, che approfondiate e
chiediate e naturalmente che sfidiate, che non esitiate mai a mettere in
discussione quella che puo’ sembrare l’autorita’ costituita nel vostro
interlocutore, me compreso.
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Se io e i ministri del mio governo faremo molto bene il nostro
lavoro, non credo vi siano molte probabilità che ci chiedano di rimanere in
carica.
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In realtà la posizione dominante di Microsoft ha fatto sì
che negli anni chiunque innovasse, anche al margine, penso a Netscape con il
browser, a Real Networks con i media player fosse scoraggiato dall'investire. È
vero che quando si acquista un auto si trovano già dentro radio e accendino ma
non c'è nessun costruttore di auto che abbia il 96% del mercato.
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L'Europa non è solo uno spazio economico ma è l'Europe
puissance cara ai suoi padri.
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Per chiudere sugli aspetti personali, uno degli intervenuti
questa mattina mi ha detto: «Scusi se la chiama ancora professore». Vi prego,
continuate pure a farlo perché quello di Presidente del Consiglio è un altro
mio titolo che durerà poco e quindi, come diceva una volta un mio eminente
predecessore, il senatore a vita Giovanni Spadolini, i presidenti passano, i
professori restano.
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Sono anch'io convinto che molta parte della responsabilità
della crisi, finanziaria prima, economica poi, sociale adesso, in parte
politica, che attraversa il mondo, l'Europa e l'Italia, sia dovuta a gravissimi
vizi di funzionamento delle istituzioni finanziarie e dei mercati. Credo che
una delle cose che dovremo tutti sforzarci di fare, in particolare noi italiani
– questo vale per le istituzioni ma vale anche per gli individui – è di
abituarci a trovare meno facilmente le responsabilità altrui e a guardare un
po' di più in noi stessi.
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Gli uomini politici possono
essere all'altezza del compito oppure scadenti e corrotti, anteponendo il bene
proprio alla prosperità degli altri. Il nostro sforzo è quello di favorire il
miglioramento del personale politico operando con efficacia per recuperare il
valore di quell'attività.
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