Filosofo e
Scienziato dell'Antica Grecia
(384 a.c. - 322
a.c.)
Noi siamo quello
che facciamo costantemente. L'eccellenza quindi non è un atto ma un'abitudine.
Essere
irragionevoli è un diritto umano.
Le persone
perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.
Le rivoluzioni non
sono sciocchezze, ma dalle sciocchezze hanno origine.
È bene, nella vita
come ad un banchetto, non alzarsi né assetati né ubriachi.
Gli uomini creano
gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro
modo di vivere.
Chiamiamo libero
colui che esiste per se stesso e non per un altro.
Esercitare
liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.
Gli uomini
diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
Tutti gl'uomini
straordinari sono palesemente malinconici, collocando l'uomo malinconico a una
zona prossima all'alterazione.
La speranza è un
sogno fatto da svegli.
La dignità non
consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.
Non conosciamo il
vero se non conosciamo la causa.
È nella natura del
desiderio di non poter essere soddisfatto e la maggior parte degli uomini vive
solo per soddisfarlo.
È credenza comune
pensare che la felicità dipenda dal tempo libero.
La gratitudine è
un sentimento che invecchia presto.
Non esiste un vero
genio senza una dose di follia.
Pensate da uomini
saggi, ma parlate da gente comune.
Chi non conosce il
suo limite tema il destino.